Come ottimizzare il proprio blog

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Molti blog non sono ben ottimizzati per la ricerca, o comunque non sfruttano a pieno il loro potenziale.
Ci sono alcuni miglioramenti molto semplici da applicare, vediamo quali:

1.Impostate una buona paginazione

La paginazione serve ad organizzare ed archiviare il contenuto. Contribuisce particolarmente all’usabilità perché tenere tutto in una singola pagina senza fine non è esattamente un approccio pratico, e oltretutto incide molto sui tempi di caricamento.

Per quanto riguarda le attività di SEO, una paginazione correttamente impostata rende il contenuto più facilmente accessibile per i motori di ricerca, riducendo il numero di clic necessari per raggiungere i post più lontani nel tempo.

Ecco alcuni esempi di paginazione SEO-friendly:

navigazione numerata

Qual è invece un esempio di cattiva paginazione?

Ce ne sono molti in tutto il web, alcuni dei quali presenti nei diffusissimi template gratuiti di WordPress, in cui per consultare i contenuti passati viene fornito un solo link “older entries / articoli più vecchi” oppure due “post precedenti” e “post successivi”.
Vi starete chiedendo perché questo è male…
Avere un singolo link significa che ci vuole un numero sempre crescente di clic per raggiungere post più vecchi, sia per gli utenti che per i bots.
E significa anche che ogni pagina archiviata in successione e quindi non direttamente raggiungibile dall’homepage, più i relativi post, prende una percentuale sempre inferiore di una percentuale già ridotta di PageRank.

Alcuni plugin utili allo scopo:

WP-Paginate
Simple Pagination

 

2. Aggiungete post correlati

Come anticipato nel punto precedente, è fondamentale rendere i propri contenuti facili da trovare. Se un post è seppellito sotto una dozzina di clic o completamente orfano, avrà certamente problemi di indicizzazione e non potrà competere adeguatamente con i concorrenti sullo stesso argomento.

Dunque un altro modo per incrementare la rintracciabilità dei propri contenuti è aggiungere una lista di articoli correlati alla fine di ognuno.
Non solo incoraggia gli utenti a vedere più pagine, ma aiuta anche i post più vecchi, specie se con anchor text adeguato.

Qui trovate alcuni plugin per WordPress:

12 Related Post Plugins For The WordPress Beginners

 

3. Aggiungete Post Precedente e Successivo

Analogamente a ciò che accade con i post correlati, si può anche incrementare la visibilità inserendo link a post precedente e successivo, generalmente in cima o in fondo agli articoli.
In più possono far aumentare il tempo sul sito e l’engagement, comportamenti di cui Google tiene conto.

 

4. Uso adeguato delle Categorie

Oltre a rendere il contenuto archiviato più facile da ritrovare, aiutano anche a classificarlo in pagine tematiche, cosa che offre opportunità aggiuntive per un buon posizionamento nei risultati di ricerca.

Alcune buone pratiche:

Limitare il numero. Spesso è uno strumento di cui si abusa, e i contributors ne aggiungono di nuove ogni volta che scrivono un nuovo post, il che può portare ad avere una grande quantità di pagine ognuna con pochissimo contenuto. Per blog piccoli e medi, 10 o 15 sono ciò di cui c’è bisogno.

– Selezionare solo una categoria per post, in alcuni casi sceglierne di più potrebbe causare problemi di contenuti duplicati.

– Inserire un testo introduttivo che ne descriva il contenuto e le renda uniche.

 

5. Variate Title tag e Titoli degli articoli

Le parole chiave sono alla base di tutto il lavoro.
La maggior parte dei blogger lo comprende e include parole chiave e le loro variazioni, sinonimi, alternative, ma dove molti autori sbagliano è nel non variare il titolo del post e i title tag.

Spesso questo è dovuto a inesperienza, scarso tempo a disposizione, o assenza dell’opzione all’interno delle impostazioni (a cui facilmente si rimedia con un plugin).

Non inserire variazioni non avrà impatto negativo sull’ottimizzazione, ma poiché il titolo è la parte più importante dal punto di vista SEO, non sfruttarlo al meglio significa una mancata opportunità di risultare in un maggior numero di ricerche.
Ci sono una serie di plugin che consentono ciò, tra cui:

WordPress SEO Plugin
Headspace2

 

6. Aggiungete i pulsanti per la condivisione

Includere i pulsanti social spinge alla condivisione, che migliora la distribuzione dei propri contentuti all’interno delle piattaforme sociali, e lo espone a nuovo pubblico.

Da una prospettiva SEO, avere il proprio contenuto condiviso, incrementa le possibilità di citazioni e link, e inoltre aiuta ad essere scoperto più rapidamente. E più rapidamente è trovato, prima viene indicizzato.

In più, Google sta raccogliendo anche i dati provenienti dai social, e questi hanno impatto sul posizionamento. Fino a che punto non lo sappiamo, ma di certo hanno valore.

Fai in modo che i tuoi pulsanti siano ben in vista, ma che non diano fastidio o distraggano.
Se si cerca un plugin che comprenda tutte queste opzioni o quasi, si può provare Yoast SEO Plugin oppure All-in-One SEO Pack.

3 commenti
  1. chiara
    chiara dice:

    Grazie, ti consiglio di sfogliare il blog per vedere cos’altro abbiamo scritto in proposito e continuare a seguirci per nuovi suggerimenti.

  2. Migliorin Tommaso
    Migliorin Tommaso dice:

    Buongiorno, volevo chiederle se c’era un modo per avere una paginazione di questo tipo:

    << >>

    spero di essermi fatto capire, perché ho provato a cercare in molti siti, ma non ne ho trovati di aiuti.

    Grazie mille per l’aiuto :)

    Buona giornata.

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