Google Plus si rimbocca le maniche e sfida Flickr

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Ad oggi è assolutamente innegabile che Google Plus sia risultato essere un vero e proprio flop come social network. La versatilità dell’interfaccia, le continue modifiche e i costanti miglioramenti apportati alla piattaforma, non sono infatti bastati a richiamare una massa critica di utenti all’interno di questo social network e a renderli attivi a tutti gli effetti. Come spesso accade, però, con i prodotti che falliscono a livello di “consumo di massa”, anche Google + è stato capace di attirare piccole nicchie di clienti fedeli che si sono dimostrati essere tra i più grandi e fervidi sostenitori del social media di Google: i fotografi.

Dal momento, quindi, che Google Plus non è stato capace di far fronte all’inesorabile concorrenza degli altri social network che affollano le piazze del web (Facebook e Twitter in primis) ha cercato di investire tutti i propri sforzi nella possibilità di offrire ai propri utenti strumenti  e accessori esclusivi, in modo, da una parte, di targettizzare la propria “clientela” e cercare di renderla il più possibile fedele, dall’altra di evitare uno scontro diretto, in termini di registrazioni, coi propri competitors.

Non è quindi un caso che pochi giorni fa si sia tenuta a San Francisco la prima Google+ Photographer’s Conference, alla quale hanno partecipato tutti i professionisti del settore, entusiasti dei nuovi tools offerti dalla piattaforma di Google, con i quali il team di Mountain View ha discusso del futuro del social network all’interno di questo ambito.

Fondamentalmente Google si è chiesto perché non azzardare una sfida diretta a Flickr; il sito internet dedicato alla condivisione di immagini è infatti passato dall’essere una componente  fondamentale del web a una “biblioteca” polverosa e abbandonata di fotografie, tanto da indurre Google stesso a cercare di sostituirlo nella vita degli internauti appassionati di fotografia. Nel corso della conferenza Bradley Horowitz, vicepresidente della divisione prodotti di Google, ha infatti sottolineato l’importanza di far migrare la filosofia di Google Plus verso un ottica “photo-centric”, ribadendo:

Sento le foto come la linfa vitale del nostro servizio. […] Esse sono il modo più immediato possibile per connettersi con gli amici.

Il team di Mountain View ha espresso quindi l’intenzione di arricchire ulteriormente il portfolio di servizi connessi alle immagini, da mettere a disposizione dei propri utenti, tenendo sempre un occhio di riguardo al trattamento concesso ai metadati degli scatti fotografici. Dal momento che, per ora, manca ancora un metodo che consenta agli utenti di gestirli autonomamente e comodamente è proprio Google che ha deciso di volerci provare. Per primo.

Anche io, qualche tempo fa, in un altro articolo, avevo sottolineato come il futuro della rete stesse sempre più convergendo verso l’uso e la condivisione di immagini e fotografie: persino i dirigenti di Google pare abbiano capito la lezione.

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