La newsletter è morta?

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Chi ha accesso a dati riguardanti i tassi di conversione delle newsletter tradizionali, sa che generalmente vengono aperte poco e sono anche pochi i clic che generano.

Inoltre, con il boom dei social media, sembra che l’e-mail marketing stia perdendo importanza in favore del social media marketing.

La newsletter è quindi destinata all’estinzione?

Niente affatto!

Con oltre 3.2 miliardi di caselle esistenti, il 95% dei consumatori online che utilizzano l’e-mail e il 91% che controlla la propria posta elettronica almeno una volta al giorno (fonte: ExactTarget), sarebbe folle trascurare l’e-mail marketing.

Quello che delle newsletter non funziona, è semplicemente il vecchio approccio, fatto di troppo testo, magari esplicitamente ed esclusivamente commerciale, con contenuti di scarso valore e per giunta impaginati in modo poco accattivante.

Come fare quindi a rendere efficace una newsletter?

Ecco alcune dritte di Ginny Soskey (Hubspot):

Prima di tutto chiediti: ti serve una newsletter?
Per capirlo fai un un po’ di ricerca all’interno del tuo settore: esistono newsletter apprezzate? Per quale motivo lo sono? Cosa contengono? Poi ripensa ai tuoi obiettivi, e stabilisci se una newsletter potrebbe aiutarti a raggiungerli.

Pensa al tipo o ai tipi di newsletter che vorresti realizzare, e non confonderli tra loro. Separa le notizie dal blog da quelle sui nuovi prodotti o sulle offerte.

Trova un buon equilibrio tra comunicazioni commerciali ed educazionali.

I tuoi destinatari non vorranno ricevere continuamente inviti all’acquisto o informazioni sui tuoi prodotti e servizi. A meno che tu non abbia da proporre qualche offerta davvero straordinaria, prova invece ad affrontare argomenti del tuo settore che siano utili ed interessanti per i clienti.

Non limitarti ad un pulsante “Iscriviti”. Trova un po’ di spazio per raccontare ai potenziali iscritti cosa contengono le tue newsletter e quale frequenza di invio aspettarsi. Vedrai che loro saranno più motivati, e tu ridurrai le tue percentuali di disiscrizione (e le segnalazioni per spam!).

Sii creativo nel compilare l’oggetto della mail. E’ leggendo quello che si decide se aprire o meno una newsletter, e quindi dovrebbe essere sempre diverso e suscitare curiosità.

Stabilisci una call-to-action (invito all’azione) principale. Ciò non significa che non ce ne possano essere diverse, ovviamente, ma fai in modo che una abbia più rilevanza.

Sii conciso con il testo e minimale nella grafica. Il tuo scopo è quello di dare un’anticipazione dei contenuti, da leggere e consultare altrove, ad esempio sul tuo sito o e-commerce, quindi non è necessario dilungarsi troppo.

Assicurati che le immagini abbiano sempre l’alt text.

In alcuni casi, le persone disabilitano le immagini, quindi per capire di cosa si tratta avranno bisogno di leggere l’alt text, ovvero il testo alternativo che compare quando un’immagine non si carica.

Rendi facile la disiscrizione. Sembrerà un controsenso, ma nascondere le opzioni di cancellazione servirà solo a far contrassegnare la newsletter come spam e ad avere un numero di iscritti che non corrisponde al numero effettivo delle persone attive e interessate.

Infine sperimenta, sperimenta, e ancora sperimenta. Al di là di questi suggerimenti generici, dovrai capire cosa funziona meglio per la tua azienda e per il tuo target. Meglio una frase seria come oggetto oppure un po’ di ironia? Funzionano di più i colori brillanti o quelli neutri? Quale linguaggio preferiscono i tuoi destinatari?

Sono tutte cose che dovrai capire con il tempo e perfezionare, consultando le tue statistiche e confrontando i risultati. 

E se sei in difficoltà nella gestione della newslettercontattaci !

fonti:

http://www.fenderbender.com/FenderBender/May-2016/Make-Email-Newsletters-Effective/

http://blog.hubspot.com/marketing/guide-creating-email-newsletters-ht#sm.0001u2yn9p149helbqs9wg3owbn5c

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