Realtà aumentata: da Pokémon Go all’advertising

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Il fenomeno Pokémon Go, nuovo gioco lanciato da Nintendo e Niantic Labs, ha riacceso i riflettori sulla realtà aumentata. Un avanzato sistema di grafica interattiva con numerosi campi di applicazione: robotica, medicina, ambito militare, settore editoriale, marketing e pubblicità. Quella della realtà aumentata è ancora una rivoluzione in fase di gestazione. Un fenomeno destinato ad entrare a far parte della vita quotidiana di un vasto numero di utenti che usano i device digitali.

Ma cos’è la realtà aumentata?
Intervenire sulla realtà introducendovi dei contenuti virtuali. La realtà aumentata è un’estensione della realtà virtuale. La realtà percepita dal soggetto viene arricchita con l’inserimento di oggetti virtuali che forniscono informazioni aggiuntive sull’ambiente circostante. Gli oggetti (testi, immagini 3D, filmati, elementi multimediali, dati geolocalizzati) possono essere introdotti attraverso un dispositivo mobile, un pc dotato di webcam, o tramite dispositivi di visione (occhiali), di ascolto (auricolari) e di manipolazione (guanti). La realtà aumentata può anche funzionare al contrario. Ossia può consistere in una diminuzione della quantità di informazioni percepibili.

Realtà aumentata e pubblicità
La realtà aumentata applicata all’ambito pubblicitario permette alle aziende di creare contenuti dinamici che trascinano gli utenti direttamente nelle campagne pubblicitarie. In questo modo possono interagire con i prodotti illustrati e vivere i contenuti in prima persona. Una modalità comunicativa del tutto nuova che non vede l’utente subire passivamente il contenuto pubblicitario.

Marketing in realtà aumentata: qualche esempio
Tra le numerose aziende che hanno già sperimentato questa tecnologia all’avanguardia compaiono grandi marchi come Nivea, Starbucks, Lego, Disney ed Ikea.

Il colosso mondiale dell’arredamento ha realizzato un catalogo in realtà aumentata. Gli utenti possono selezionare gli oggetti di arredamento e  posizionarli all’interno dell’ambiente da arredare, semplicemente inquadrando una stanza con il proprio smartphone. (Le opzioni della realtà aumentata sono al momento disattive sull’app Ikea Catalog, in attesa della pubblicazione del catalogo 2017).

Altrettanto creativa l’idea di Volkswagen, che ha sperimentato su un modello di auto la possibilità di accedere ad una guida virtuale alla manutenzione del veicolo.

Dalla carta al digitale con la realtà aumentata
La realtà aumentata può anche contribuire a restituire nuova vita ai supporti analogici. Col suo uso, infatti, può essere ampliato il messaggio comunicato da pagina stampa, un logo, un catalogo o un manifesto. Il contenuto aggiuntivo, che può essere un video, un audio, un oggetto 3D manipolabile, o la possibilità di fare acquisti, viene attivato semplicemente inquadrando i supporti analogici con un dispositivo digitale. Insomma, i confini tra reale e digitale sono destinati a diventare sempre più labili.

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