Teoria dell’evoluzione di…Pinterest

darwin

Qualche tempo fa, avevo dedicato un intero post alla descrizione di come la comunicazione si fosse evoluta e si fosse diretta sempre di più verso un universo fatto di immagini, tesi supportata dal grande successo riscosso negli ultimi mesi da applicazioni come Instagram ma specialmente dall’exploit di un social network come Pinterest.

Pinterest infatti è una piattaforma sociale prettamente visiva, nel senso che si basa sulla condivisione di immagini e fotografie e sui relativi commenti degli utenti; nel corso del 2011 questo social network ha conosciuto una diffusione sbalorditiva, dimostrando quindi che ciò che piace agli utenti di internet sono proprio i contenutiillustrati”.

Il boom di registrazioni a Pinterest, aveva permesso al social network di diventare, in breve tempo, il terzo più utilizzato dagli utenti (dati Usa) ma soprattutto di far ottenere, anche attraverso una piattaforma alternativa come questa, grandi profitti per numerosi e diversificati investitori ed e-dealer. Purtroppo però, come normalmente accade in questi casi, dopo una prima e forte impennata di pubblicità e articoli e conseguentemente dopo una prima esplosione ed affermazione di registrazioni, il visual social network ha conosciuto negli ultimi due mesi un calo delle visite e delle iscrizioni. Se infatti gli utenti attivi a marzo erano scesi a 11,1 milioni, ad aprile sono calati addirittura fino a 8,3 mln.

Il dato è giustificato principalmente da una flessione ed una diminuzione dell’entusiasmo nei confronti di un prodotto innovativo: se infatti nei primi mesi di vita, Pinterest, aveva conosciuto una popolarità non paragonabile ad altri prodotti, di fatto negli ultimi mesi ha perso molti utenti a causa proprio di un generale appassimento della curiosità.

Ma non solo. Le ragioni che risiedono alla base dell’involuzione di questo social network sono forse più complesse di come appaiano. Forse esistono varie ragioni per cui un utente potrebbe essere indotto a non iscriversi, per esempio:

  • Non ha tempo da dedicargli

Pinterest non è affatto una piattaforma complessa o che richieda un impegno eccessivo in termini di tempo, ma magari non si riesce a dedicargli l’attenzione che merita perché si è già troppo presi da altri social network come Facebook o Twitter. Per quanto poco, anche in questo caso occorre avere un minimo di tempo da dedicargli, perciò se si pensa di non averne, meglio lasciar perdere.

  • Non ha contenuti

Ben più grave delle motivazione precedente, è la mancanza di contenuti sensati, creativi e coerenti da inserire all’interno del proprio pin-profilo.

Di fatto comunque Pinterest, per quanto in calo, continua a dimostrare di avere tutte le ragioni per ottenere l’attenzione degli utenti, sebbene non sia più così competitivo nei confronti degli altri social network come qualche mese fa.

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