Tweeting advertising

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Quanti di voi sono già stanchi della Timeline di Facebook e dei News Feed? Quanti sono stufi delle continue invasioni di pubblicità del sito in blu? Quanti per questa ragione hanno fin da subito elogiato la piattaforma di Twitter ignari, inconsapevoli e ben speranzosi che, per via della sua natura “a flusso”, non potesse essere contagiata dall’eccessiva proliferazione di advertising?

Se anche voi fate parte di queste categorie purtroppo ci sono brutte notizie in vista; se invece siete imprenditori o se siete interessati a promuovere la vostra attività o azienda, l’articolo potrebbe interessarvi.

La relazione tra pubblicità e social media è stata, fin dall’esordio di questi nuovi e rivoluzionari siti web, alquanto problematica e tormentata. Al tempo stesso però, per via della natura di questi stessi canali sociali, il rapporto tra le due realtà è sempre esistito ed ha prodotto una sorta di compromesso (specialmente in Facebook) per cui la pubblicità è stata fin da subito confinata e relegata in spazi ad essa dedicati, esclusi dalla conversazione con fan ed amici.

Da qualche tempo a questa parte, però, le cose sono iniziate a cambiare (almeno) per l’advertising di Facebook che, specialmente con la nascita dei già citati News Feeds, ha iniziato ad invadere lo spazio dedicato al flusso delle informazioni che circolano all’interno del social network tra ogni utente ed i propri amici. La clausola che consente all’utente di visualizzare un messaggio, e non un altro, è dovuta ad un semplice “like” che l’utente ha condiviso in precedenza con l’inserzionista o ad una amicizia con esso.

Twitter che, tradendo le aspettative (utopiche) di social network privo di pubblicità, già da diverso tempo aveva adottato una soluzione di advertising simile a quella di Facebook, ha deciso di dare una svolta definitiva.

Offre infatti agli utenti la possibilità di incrementare i followers promuovendo il proprio account come “utente sponsorizzato”: in questo modo l’algoritmo di Twitter analizza i followers che già seguono l’account e suggerisce ad altri utenti, legati a questi stessi followers, l’amicizia con l’utente sponsorizzato.

Non solo.

Il vero giro di volta è offerto dai Promoted Tweet (o Tweet Sponsorizzati) e dalle Tendenze Sponsorizzate.
I primi, sono normali tweet, i quali però vengono pagati dai singoli utenti affinché risultino più visibili rispetto ad altri. A quanto pare però, (così almeno viene riportato da rumors del web) possono comparire anche all’interno dei flussi di notizie di utenti che non hanno alcun rapporto con l’inserzionista che ha promosso i tweets, sebbene Twitter sottolinei che ogni account possa vedere, all’interno della propria cronologia, solo ed esclusivamente i promoted tweet dei propri amici.

Le Tendenze Sponsorizzate sono invece un concetto nuovo di advertising che Twitter ha appena iniziato a sperimentare. Si tratta di temi, pagati dagli inserzionisti per essere in cima alla lista delle tematiche di tendenza del momento, che sono visibili agli utenti in momenti appropriati, in contesti ed eventi particolari, a cui sono interessati.

Twitter ha iniziato a sperimentare le Notizie e le Tendenze Sponsorizzate anche al di fuori dell’universo di Twitter.com, attraverso alcuni partner selezionati, cosa che conferisce un valore aggiunto e del tutto diverso alla pubblicità offerta da questo social network.

Ovviamente l’estensione di questi servizi è ancora in fase di sperimentazione e Twitter ha promesso che valuterà molto attentamente tutti i feedback degli utenti ma, già da adesso, la cosa sta cambiando notevolmente l’abitudine all’uso di questa piattaforma sia per i normali utenti che per gli inserzionisti.

Perciò, che voi apparteniate alla prima o alla seconda categoria, vi consiglio di restare in ascolto.

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