Do it. Buy it. Sell it. Etsy!

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Se la tua passione è l’homemade e hai imparato addirittura ad usare l’uncinetto come la nonna, se ogni settimana giri per la città alla ricerca di mercatini vintage per comprare oggetti unici e introvabili, se il do it yourself è diventato non solo un’aspirazione ma uno stile di vita, oggi devi proprio leggere quest’articolo.

Il web, come sempre, ha una risorsa per tutto e per tutti, anche per il “fai da te”: stiamo parlando di Etsy. Etsy è un marketplace, una sorta di centro commerciale virtuale con una peculiarità tutta sua: ogni articolo che si trova su Etsy deve essere rigorosamente fatto a mano o vintage, e per vintage s’intende un oggetto che ha almeno 20 anni di vita.

 

L’idea nasce dieci anni fa e nel giro di pochissimo tempo Etsy è cresciuto e si è diffuso nel mondo al punto che oggi può vantare una community di oltre 5 milioni di iscritti. A livello globale è diventato il portale di riferimento di chiunque voglia trovare oggetti fatti a mano provenienti da tutto il mondo.

 

Come marketplace Etsy non è solo un semplice negozio on line in cui comprare, ma offre a chiunque la possibilità di aprire in modo rapido e semplice il proprio negozio all’interno del portale, a patto che si rispettino le linee guida del sito: prima fra tutte la necessità di produrre da sé l’oggetto che si vuole mettere in vendita.

 

Ma Etsy non è solo questo, è anche un laboratorio di idee. Grazie agli spazi della community, come i Forum, i Blog, i Team e le Treasury, tutti gli utenti possono dialogare, scambiarsi pareri, lasciare spunti e suggerimenti o addirittura decidere di collaborare per realizzare nuovi progetti creativi indipendenti.

 

Quanto costa entrare a far parte di Etsy come venditori? Naturalmente gli introiti derivano da una percentuale sulle vendite (3.5%) e da un costo fisso su ogni oggetto messo in vendita (0.20 centesimi).


Etsy è ormai il paradiso degli amanti del genere, ma la cosa straordinaria è che aprire un negozio su questo portale significa far conoscere il frutto della propria passione agli altri e trasformare un’attività privata e “casalinga” in un vero e proprio lavoro. A chi non piacerebbe trasformare una passione in una professione?!

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