Aumenta le conversioni: fino al 304% è possibile con gli AB Test

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Quando parliamo di AB Test (o Split Test) ci riferiamo a un esperimento che consente di eseguire un confronto fra due o più versioni di oggetti web e di comprendere quale performi meglio. Il test solitamente si effettua su due pagine web o landing pages, ma non solo: infatti, potete applicarlo anche alle newsletters, agli annunci o alle campagne di advertising e ai pop-ups per la raccolta degli indirizzi email.

Fate attenzione: se invece volete testare versioni diverse di elementi differenti appartenenti alla stessa singola pagina, allora utilizzate un test multivariato. Avrete così la possibilità di capire quale ruolo essi svolgono in funzione del raggiungimento dei vostri obiettivi.

Vediamo come funziona l’AB Test specificamente di caso in caso:

 

  • due o più pagine Web o Landing Pages. Questa è senza dubbio l’applicazione più classica di un AB Test e si svolge veicolando lo stesso numero di visitatori a due versioni differenti di una stessa pagina o a due pagine diverse (A e B) per verificare quale delle due risulti più performante per gli users.

Gli indicatori che ci consentono di trarre conclusioni sono di due tipi: generali o specifici. Se si parla di generali, allora ci riferiamo alla conversione, ossia alla capacità di vendere (in caso di e-commerce) o di acquisire più dati di contatto (se invece parliamo di una lead generation).

  • due o più oggetti (o mittenti) di una newsletter con Mail Chimp. L’oggetto della mail e il mittente (in misura minore) sono i due elementi che influiscono maggiormente sul fatto che una mail venga aperta o direttamente cestinata dal destinatario. Infatti, sono questi i due campi che sono visibili quando viene ricevuta. Si può adottare qualche tecnica che consenta di migliorare il tasso di apertura delle emails, ma qui vogliamo concentrarci sullo Split Test con Mail Chimp in quattro steps (ricordiamo che è possibile effettuarlo con ogni software di email marketing). Prima di tutto, dovete decidere quale volete testare tra due o più elementi tra l’oggetto della mail, il mittente, il contenuto e l’orario di invio. Poi, consigliamo di inviare alla metà dei vostri contatti la mail, suddividendoli in due metà pari al 25% a cui verrà destinata la versione A o B rispettivamente. Bisogna attendere almeno quattro ore, anche se sarebbe meglio quattro o cinque giorni, per verificare quale versione ha ottenuto più aperture, quindi si può procedere con l’invio della stessa al restante gruppo.
  • due o più pop-ups di raccolta email con Optin Monster, il software per raccogliere degli indirizzi emails. Potete testare ogni sua funzione con un AB test: dal colore del bottone, al testo del pop-up, al numero di campi.
  • due o più annunci Facebook Ads, oppure anche due o più annunci pubblicitari (di Facebook Ads e Google Adwords per fare un esempio) per scoprire quale è più performante in termini di CTR. Potete usare strumenti come Facebook ADS, Wishpond o Adespresso.
  • i vostri annunci Google Adwords. Potete procedere in questo modo: su rete di ricerca ruotando due annunci, facendo poi il confronto con Splittester di Perry Marshall; su Rete Display con Perfect Banner.
  • WordPress, usando plugin come NelioABTesting, Abpressoptimizer, Simplepagetester.
  • due annunci Google Adsense. Si può testare il rendimento nella sezione “i miei annunci” e cliccare “esperimenti”, quindi creare un test per il confronto fra l’annuncio originale e la sua variazione. A questo punto, Google Adsense alternerà i due annunci e decreterà quale generi più clics e guadagni, a parità di visualizzazioni.

Veniamo ora al caso della Landing Page, ricordando le cinque regole principali. La domanda è quali elementi dobbiamo sottoporre al test e quali eventuali modifiche apportare per aumentare la convergenza.

  • Headline è la parte essenziale, quella più letta, indipendentemente dal fatto che poi l’articolo verrà visionato per intero. Può fare accrescere l’efficacia del vostro content fino al 500% e del vostro tasso di conversione del sito al 40%. Menzioniamo il case History Highrise, che ha registrato +30% delle conversioni oppure il caso CareLogger, che ha ottenuto + 31% conversioni.
  • Sottotitolo serve come ripresa del problema della headline anticipandone la soluzione. Case history ancora Highrise, che ha incrementato le iscrizioni semplicemente passando da un sottotitolo che conteneva negazioni ad uno che esprimeva dei benefits con annessa call to action.
  • Call To Action può ad esempio invitarti all’acquisto del prodotto oppure al rilascio dei tuoi dati di contatto. In questo caso, si può agire cambiando il testo della call to action oppure il colore del bottone (ad esempio dal verde al rosso).
  • Lunghezza della Landing Page, dovrebbe essere in proporzione alla complessità dell’offerta proposta.  
  • Modulo di Contatto e  sua posizione, tenendo come riferimento ad esempio la quantità di campi richiesti: statisticamente, più sono le informazioni, meno avvengono le compilazioni.

Per testare con AB Test una Landing Page potete utilizzare software specializzati in AB Test (come VWO, Google Analytics o Optimizely) oppure gli strumenti per AB Test forniti da siti di aiuto per realizzare Landing Pages. Se ricorrete ai softwares:

  • Google Analytics crea esperimenti in pochi semplici passaggi. Primo, andate nella sezione comportamenti / esperimenti, cliccate “crea esperimento”, inserite i campi, tra cui nome dell’esperimento; obiettivo dell’esperimento; percentuale di traffico per eseguire l’esperimento, ossia il numero di users che visitano una delle pagine del test, inclusa la pagina originale (gli altri utenti visualizzano la pagina originale); possibilità di distribuzione del traffico in tutte le varianti; durata minima per esperimento; soglia di affidabilità (minima) prima di decretare il vincitore.
  • Vmo (Visual Website Optimizer), strumento facilmente utilizzabile, che crea versioni diverse di siti e landing pages con un editor e verifica poi quale produce maggiori conversioni / vendite.
  • Optimizely consente di creare AB test e tests multivariati.

Uno Split Test può essere significativo e affidabile, garantendo rilevanza statistica e validità, e possiamo testarlo con due strumenti:

 

  • A/B Split Test Significance Calculator di VWO, calcola l’affidabilità del risultato partendo dal numero di visitatori e di conversioni.
  • A/B Split and Multivariate Test Duration Calculator, fornisce indicazioni di durata, tramite l’inserimento di dati come il tasso di conversione stimato, il numero e la percentuale di visitatori inclusi nel test.

 

Chiedeteci la nostra consulenza: MagicNet sarà lieta di affiancarvi ogni giorno, nel vostro business, per riuscire “insieme”.

 

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