Link popularity: strategie a breve e lungo periodo

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L’abbassamento del pagerank di molti siti web ha indotto una necessaria riflessione sulla link popularity.

Diverse sono le strategie possibili per i posizionamento di un sito web, si può ricorrere a tecniche di black hat seo e ottenere delle buone posizioni in un breve periodo o pensare più all’utente piuttosto che ai motori di ricerca e porre attenzione soprattutto ai contenuti.
Se l’obiettivo è una buona visibilità nei motori di ricerca per un lungo periodo la correttezza nelle tecniche da usare è la regola da seguire, pensando sia ai motori che agli utenti.

La vendita e l’acquisto dei link è il secondo punto da analizzare.

La vendita di link non rientra propriamente nelle strategie di web marketing, se non per guadagnare del denaro nell’immediato e nessun riscontro futuro. La vendita di contenuti è già una migliore strada da seguire.

L’acquisto dei link è una tecnica usata/abusata da tempo.
È un valido aiuto ma si prevede che non sarà così per molto tempo ancora.

Attraverso l’acquisto di inbound link si “gonfia“ in modo innaturale l’importanza di un sito in una determinata categoria e se ne aumenta la link popularity. Parallelamente si tende a dimenticare che i link non hanno tutti lo stesso valore, alcuni sono addirittura dannosi (spam engine).

I link tengono in vita il web e sono la sua caratteristica necessaria.
Servono ai motori di ricerca per indicizzare ciò che è visibile in rete e mettono in comune le informazioni. Quest’ultimo punto è di primaria importanza per ciò che riguarderà la link popularity futura.

Una buona strategia di link popularity dovrà passare attraverso l’analisi degli obiettivi che si vuol ottenere dal posizionamento e la creazione di contenuti utili e di qualità nelle aree tematiche su cui il sito vuol emergere.
L’ osservazione dei siti della stessa categoria è necessaria in quanto i contenuti che si svilupperanno saranno in condivisione.

Spesso gli outbound link sono sottovalutati e considerati un aiuto per il pagerank dei siti competitor. Questa è una considerazione errata, l’aiuto è per entrambi, serve ad esempio ai motori di ricerca per tematizzare in modo esatto il sito di nostro interesse.

La categoria di appartenenza nel lungo periodo è fondamentale affinchè gli utenti possano considerare il sito come punto di riferimento. I contenuti vanno curati costantemente e strutturati come una risorsa utile per approfondimenti sul tema di nostro interesse. Gli inbound link nasceranno spontanei.

Anche i link interni e l’adozione del site networking concorrono alla qualità del sito. Per site networking va intesa una serie di siti satellite che hanno lo stesso tema del sito di nostro interesse e che hanno come fine il migliorare il suo posizionamento.

I link interni devono avere una buona categorizzazione dei temi trattati nelle pagine del sito, e nel caso le url siano dinamiche si dovranno riscriverle con Mod Rewrite.

L’ultimo fattore su cui si dovrà porre attenzione è il traffico di qualità. Lo studio accurato delle keywords è utile a questo scopo. Le parole chiave devono essere diversificate e le anchor text non devono linkare solo l’ home page.

L’ultima consiglio riguarda un’azione da non svolgere: scambiare link.
I link in futuro saranno soprattutto tematici e non sempre lo scambio di link si effettua tra siti a tema ma soprattutto perché si tende ad incrementare il pagerank in modo innaturale e Google riesce a rilevare attraverso il suo algoritmo lo scambio di link diretto e indiretto.

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