Quella ricetta difficile: SEO e qualità dei contenuti. Due ingredienti da saper dosare

Bigstock 63467984 SEO search engine optimization mindmap on napkin with cup of coffee compressed e1462834742758 scaled

La notizia di un addio: Sonia Peronaci, ormai dopo un decennale di attività con GialloZafferano, decide di dire basta. Aveva dato vita al progetto insieme al compagno Francesco Lopes e ora ci lascia con le parole di chi vuole ricominciare tutto daccapo. Il proposito è quello di tornare alla cucina domestica, mettendo in opera la propria creatività.

In altri termini, traducendo questa dichiarazione, possiamo estrapolare questo messaggio: Sonia Peronaci vuole abbandonare, prima ancora di GialloZafferano, il SEO.

Il sito in questione non si è imposto come must solo per gli amanti del settore, ma anche da parte di chi scrive sul web: i numeri parlano chiaro. Infatti, sono 6 milioni mensilmente gli accessi e raggiungono i 50 milioni le pagine visitate. Del successo strepitoso di GialloZafferano ce ne possiamo accorgere tutti facilmente: chi digita la parola “cucina” in ricerca su Google lo vede direttamente alla top position

All’apice del successo, ai vertici delle classifiche dove contano solo le cifre, GialloZafferano è il leader da imitare, ma al tempo stesso anche il caso da cui allontanarsi. Come è possibile? Il fatto si spiega perché, di fatto, il SEO impone a chi scrive sulla rete una rigida procedura che costringe a ripetere serialmente dei freddi contents: in questo modo, dilagano i tutorials e i posts sembrano fotocopie l’uno dell’altro. Per ora, fatto positivo, sembra che gli users tardino ad accorgersene.  

In primo piano, per chi scrive sul giornale e per chi è web editor ci sono priorità diverse: se da una parte si privilegia la notizia, dall’altra invece l’attenzione si pone ai massimi per quanto riguarda la ricerca delle news. Infatti, gli utenti per la maggior parte approdano dai search engines su un contenuto specifico, senza passare per la home page.

Le prospettive delle due parti, quindi, divergono pienamente: nel mondo del web la procedura standard funziona in modo che, prima di scrivere un titolo, occorre documentarsi su Google Trends, Analytics, AdWords. Se si vuole essere letti, bisogna indirizzare e fare convergere i visitatori sul proprio sito: è un lavoro di intercettazione e di convoglio successivo in base alle preferenze di ricerca degli utenti.

Questo affidamento ai grandi numeri racchiude tuttavia un pericolo: il prestare ogni volta l’attenzione ai dati statistici e poter avere controllo degli accessi, adattando poi il contenuto, rappresenta senza dubbio un efficace strumento competitivo con gli altri websites, però rischia di sfociare in una scarso livello qualitativo di ciò che si scrive. Se si dovesse scegliere, idealmente, allora si dovrebbe fare in modo che i contents abbiano tutti un trattamento di eguale cura, riuscendo a equilibrare il SEO con l’intuito. Da una parte, le esigenze del web, dall’altra quelle del versante umano.

Se l’addio a GialloZafferano è veritiero come sembra, il ritorno di Sonia Peronaci sulla rete sarà in occasione del lancio del suo neo sito personale: un nuovo inizio partendo dal focus sui suoi interessi. Sarà un definitivo abbandono del SEO oppure i numeri verranno salvati insieme ai contenuti? L’ottimizzazione si unirà all’interesse? Vedremo per quale dose del binomio di questi ingredienti per il “sito perfetto” si opterà.

E possiamo semplicemente dire ai nostri lettori di affidarvi a MagicNet. La ricetta la troveremo insieme e sarà come sempre quella più giusta per Voi ed il Vostro business.

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento