Perché differenziare il linguaggio nei social

comunicazione

I social non sono tutti uguali. Questo è abbastanza ovvio. Lo intuiscono facilmente gli utenti che ne fanno un uso ludico e lo sanno bene anche coloro che praticano il variegato mondo dei social network per lavoro.

E proprio perché ormai è capitato a chiunque – o quasi – di scrivere un tweet, di pubblicare una foto su Instagram o di scrivere su Facebook, con questo post vogliamo cercare di enucleare i principi di base per la corretta differenziazione del linguaggio e quindi della comunicazione sui diversi social.

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato delle 10 regole per scrivere un tweet perfetto e di successo, oggi vogliamo fare un discorso più generale senza limitarci ad un unico canale social.

Partiamo da una constatazione molto semplice: nella vita di tutti i giorni ci troviamo costantemente in situazioni che richiedono una modulazione del nostro comportamento e del nostro linguaggio in base alle circostante e alle persone con cui interagiamo.

Facciamo un esempio. Quando siamo a tavola in famiglia, magari tutti insieme per il pranzo della domenica comunichiamo (gestualità, scelta delle parole, tono della conversazione) in modo naturale, spontaneo, senza particolari vincoli.

Quando, al contrario, ci troviamo ad un pranzo di lavoro con il nostro superiore, facciamo attenzione al tono con cui ci rivolgiamo, operiamo un’attenta e scrupolosa ricerca all’interno del nostro vocabolario per cercare le parole giuste, chiare, inequivocabili, facciamo attenzione agli argomenti di conversazione e così via.

Questi, certo, sono due esempi estremi, ma servono a rendere il concetto: la comunicazione è un fatto mutevole, plasmabile, camaleontico. Così come nella vita reale, anche in quella virtuale, dobbiamo essere in grado di trovare le parole giuste al momento giusto (leggi sul medium giusto).

A questo punto cerchiamo di definire le linee guida per una corretta differenziazione:

  1. Sonda il terreno: prima di iniziare ad usare un certo social, dobbiamo imparare a conoscerlo, a capirne i meccanismi. Vedere come si comportano gli altri è sempre un buon punto di partenza per capire cosa fare e cosa evitare.
  2. Né poemi né telegrammi: Twitter è l’unico social che ha chiaramente espresso un limite al numero di caratteri, questo non significa che sugli altri social la lunghezza dei post non conti. Tutt’altro. Quindi, fare attenzione a quanto si scrive non è mai peccato.
  3. Il tuo contenuto: una delle questioni meno scontate e meno banali è proprio quella sul che cosa pubblicare. Testo, video, foto che sia, il contenuto deve essere coerente con il messaggio che si vuole trasferire all’utente.
  4. C’è sempre un motivo: se vuoi pubblicare qualcosa, devi sapere bene perché lo stai facendo. Ogni contenuto deve sempre avere una motivazione, chiara anche per chi legge. Pena l’abbandono e l’oblio.
  5. Diventare se stessi: ciascuno deve essere capace di trovare il proprio stile, il proprio taglio, il proprio gusto espressivo, senza dimenticare che la cifra stilista scelta deve sempre essere in linea con il messaggio complessivo e con il canale che si vuole usare.

Non resta che provare e sperimentare! :) Aspettiamo con curiosità i vostri commenti

 

 

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