Diamo più fiducia a LinkedIn

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Raramente mi è capitato di parlare di LinkedIn in questi mesi, ma ora è giunto il momento opportuno per dedicargli la giusta attenzione.

Il social network dedicato al mondo del lavoro, infatti, continua inarrestabile la sua crescita, sia dal punto di vista della varietà di utenti registrati, sia dal lato della lead generation e della scia di seguaci capace di generare. A testimoniare questa ascesa è stata una recente ricerca promossa da ceo.com, all’interno della quale è spiccata prepotentemente la posizione di dominanza che Linkedin sta assumendo sempre di più all’interno del mondo del lavoro e dell’imprenditoria.

Lo studio ha dimostrato che diversi responsabili di business decisions, operanti a svariati settori, tra i vari social media prediligono LinkedIn come strumento strategico di marketing, contatto coi clienti e per effettuare ricerche di mercato. In accordo con la ricerca è infatti emerso che, specialmente tra i business decision makers operanti nelle PMI, il 25,9% preferisce utilizzare il canale social offerto da Linkedin, il 7,6% quello di Facebook, il 3,8% quello di Twitter. L’ 1,2% degli intervistati si affida agli strumenti offerti dai blog aziendali, solo lo 0,8% predilige invece il canale mediale di Google Plus mentre Pinterest, l’ultimo grande successo del mondo dei social network, guadagna uno strabiliante – si fa per dire – 0% dei consensi.

Chiaramente, seppur in vetta alla classifica, LinkedIn viene utilizzato per numerosi scopi differenti da parte dei suoi utenti, in particolare da chi appartiene alla sfera dei social media strategist presi in esame. Vediamo in dettaglio a quali attività è principalmente preposto questo social network e quali bisogni è capace di soddisfare in misura maggiore rispetto ai suoi competitors:

  • L’83% del campione intervistato per la ricerca utilizza LinkedIn per connettersi e comunicare, in particolare per collegarsi ad altri operatori e professionisti appartenenti al mondo del lavoro;
  • Sempre l’83% degli utenti utilizza LinkedIn per cercare aziende o persone specifiche all’interno del mondo professionale, anche per rimanere in contatto con i propri colleghi o collaboratori;
  • Il 69% del campione sceglie LinkedIn per cercare informazioni e per rimanere in contatto con profili professionali affini e, di conseguenza, per rimanere aggiornato su discussioni e novità riguardanti il proprio settore lavorativo;
  • Il 12% attraverso LinkedIn mantiene aggiornato il proprio curriculum per potere cercare nuove opportunità di carriera.

E’ quindi assolutamente chiaro ed evidente che solo una minima percentuale dei suoi iscritti vede LinkedIn come un semplice motore di ricerca per opportunità lavorative, mentre la grade maggioranza sta imparando ad apprezzarlo anche  e soprattutto come uno straordinario – e incredibilmente affidabilestrumento di promozione e di connessione. Anche dallo studio, infatti, emerge che, nei riguardi di LinkedIn, il mondo professionale nutre un profondo rispetto e una grande fiducia: in una classifica stilata sulla base delle informazioni ottenute dagli utenti intervistati, infatti, LinkedIn segue di pochi punti percentuali siti web come CNNMoney.com, dimostrando quindi di ottenere una enorme credibilità e affidabilità da parte dei suoi fruitori.

Forse sono proprio queste le ragioni che spingono incredibilmente la crescita di LinkedIn nei confronti dei propri concorrenti come Facebook o Twitter, raggiungendo un audience di professionisti pari al 61% contro il 25% e il 23% dei rivali.

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