Brand Reputation: tu e i social network

brand reputation

Ebbene sì, da quando i social media sono entrati a fare parte delle nostre vite, la reputazione online (per chiunque si occupi di attività presenti sul web) è diventata un elemento centrale. Ciò non significa assolutamente che prima non lo fosse, ma oggi, nell’era in cui essere presenti su un motore di ricerca non basta più, così come non basta più che un’azienda si impegni ad applicare alla lettera i principi del SEO, la brand reputation è diventata un dettaglio sempre più incisivo e preponderante all’interno della crescita, della vita e della fama di un marchio.

Sorge ora spontanea la domanda: perché proprio (o solo) adesso? La risposta è tutt’altro che semplice e sintetica.
E’ negli ultimi anni che i social media hanno conosciuto un’esplosione ed una diffusione mai conosciute in precedenza. Questo dato rende assolutamente indispensabile per le aziende, che intendono espandersi anche online, intrattenere rapporti e relazioni anche all’interno di questi canali perché nei social network ci sono davvero tutti. Ci sono i propri competitors, i propri fornitori, i propri clienti, i potenziali nuovi acquirenti. Bastano una serie di dati a confermarlo:

  • il 75% degli internauti usa i social media quotidianamente
  • la navigazione all’interno dei social network è l’attività più popolare online, seguita dalle e-mail
  • se Facebook fosse una nazione, sarebbe la terza più popolosa del pianeta
  • Youtube è il secondo motore di ricerca al mondo, superato solo da Google
  • Il 25% dei risultati delle ricerche sul web relativi a marchi e prodotti sono informazioni generate dagli utenti
  • più del 90% dei customers si fida delle opinioni online di amici, conoscenti, blogger, contenute all’interno dei social network

I motivi di tanto successo sono diversi ed eterogenei, cambiando in relazione alle diverse piattaforme che potremmo prendere in analisi. Certamente però possiamo riassumere le varie ragioni all’interno di diverse categorie di bisogni.

Principalmente troviamo il bisogno di sentirsi parte di qualcosa, di trovare un senso di appartenenza ad una comunità; altrettanto importante è la necessità di potere comunicare i propri pensieri e le proprie opinioni. Sono proprio queste le motivazioni principali che dovrebbero spingere un marchio o un’azienda a voler essere presente all’interno dei social media, e volerlo fare nel modo giusto; esserci significa entrare a far parte delle vite di chi è registrato al loro interno ma soprattutto significa poter gestire e monitorare direttamente la propria reputazione.

Proprio perché nei social network ci sono tutti, ci dobbiamo essere anche noi se vogliamo imparare a tenere sotto controllo quello che viene detto di noi, sia in positivo (per conoscere il target di riferimento dei nostri prodotti e capire cosa funziona al meglio) sia in negativo (per capire cosa stiamo sbagliando ed eventualmente correggerlo). Da queste informazioni, possiamo desumere che la quota di brand reputation, derivante dai social, per quanto non sia tuttora quantificabile in termini numerici, rappresenta una fetta piuttosto grande ed influente all’interno della reputazione online di un azienda.

Uno degli errori più comuni e più gravi commessi da chi intende fare social media marketing, però, è credere che la reputazione online e la sua crescita siano qualcosa di automatico: “una conseguenza tecnologica e non strategica”. Ovviamente le cose non stanno affatto così: la brand reputation non viene assolutamente dai media, nemmeno da quelli social, ma proviene da quello che noi facciamo e diciamo al loro interno e da quello che gli altri, in relazione, dicono di noi.

Per questa ragione la prima attività da intraprendere, se si intende fare social media marketing, è il monitoring, ovvero il monitoraggio di quanto già è stato detto e scritto su di noi in precedenza: questo può essere fatto attraverso una serie di strumenti, anche gratuiti come Google Insight.

Successivamente è indispensabile creare una propria identità, definendo gli obbiettivi che si vogliono raggiungere e il target di riferimento a cui si intende rivolgersi. Mantenere assoluta costanza e coerenza nell’immagine che si vuole mostrare del proprio brand, cercando comunque di piegare la propria strategia alle diverse esigenze dei diversi social network. Ed infine, per ultimo ma non meno importante, sono fondamentali le analisi periodiche dei vari profili social, in grado di esaminare il proprio rapporto con gli utenti, quanto siano partecipi e attivi, cosa funzioni e cosa no.

Se dovreste avere bisogno di aiuto a fare tutto questo, ci trovate sempre qui!

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