Canali a pagamento: YouTube e i nuovi modi per sostenere grandi contenuti

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Dopo lo straordinario e recente annuncio di Youtube di aver raggiunto quota 1 miliardo di utenti unici attivi al mese, ecco arrivare un’altra portentosa e sbalorditiva notizia: arrivano i primi canali a pagamento.

Sull’onda del successo di piattaforme che offrono servizi di abbonamento a pagamento, come Netflix, anche Youtube ha pensato bene di voler offrire l’opportunità agli utenti di sottoscrivere delle iscrizioni a determinati canali in cui poter usufruire di contenuti ad alta qualità, in cambio di un piccolo prezzo.

Per il momento, in cambio alla possibilità di iscriversi ai primi 54 canali ‘premium, sarà necessario versare solamente una piccola quota, che parte da 0,99$ al mese. Attualmente, infatti, i canali a pagamento sono disponibili unicamente sul territorio statunitense, ma la loro potenzialità per il futuro può rappresentare un vivo e pimpante elemento di cambiamento per tutto il pianeta.

Il successo dell’iniziativa dipenderà innanzitutto dalla volontà degli editori dei singoli canali di proporre contenuti sempre nuovi, interessanti, di qualità e apprezzati dagli utenti che, viceversa, avranno 14 giorni di tempo per valutare gratuitamente la loro reale attenzione per il canale e per decidere, eventualmente, di sottoscrivere o meno l’iscrizione e il pagamento (che avverrà tramite Google Wallet).

La scelta di introdurre i primi canali a pagamento, è arrivata proprio dai proprietari dei canali stessi, volenterosi di monetizzare al meglio e in maniera più consistente i contenuti video offerti alla rete: questa rappresenta proprio l’opportunità più grande per tutti coloro che scelgono di promuoversi attraverso Youtube e, al tempo stesso, desiderano ottenere un ritorno economico sostanzioso, in cambio, però, dell’offerta di contenuti di alta qualità e potenzialmente realmente interessanti per il proprio pubblico di riferimento. Questo è, infatti, quello dichiarato nell’annuncio del nuovo servizio:

Oggi più di un milione di canali genera entrate pubblicitarie su Youtube e una delle richieste più frequenti che ci viene fatta è quella di garantire maggiore flessibilità nella monetizzazione e nella distribuzione. Abbiamo lavorato su questo fronte

Il contratto con Youtube dovrebbe prevedere l’ottenimento (per il proprietario del canale) di più del 50% delle entrate (si parla fino a un ipotetico 70%) mentre la piattaforma di BigG dovrebbe conservarne il resto. I canali, invece, potranno essere visualizzati da qualsiasi dispositivo dell’utente che sceglie di pagare l’abbonamento:

una volta iscritti da un computer, sarete in grado di vedere i canali a pagamento sul vostro computer, telefono, tablet e TV, e presto sarete in grado di iscrivervi da più dispositivi

Dal momento che il suo riconoscimento avviene tramite l’account di Google, tutti i device ad esso associati (smartphone, tablet…) potranno essere usati per usufruire dei contenuti premium.

 

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